Collana con perle in ambra naturale di varie grandezze e cordino in pelle nero |
AMBRA (simbolo del sole) L'ambra è una resina fossile prodotta dalla conifera "Pinus Succinifera"; la sua formazione risale a 50 milioni di anni. Si presenta in forma di gocce o di pezzi irregolari in massa omogenea e/o a strati, spesso con una crosta esterna dovuta alle alterazioni. ne sono stati trovati blocchi di oltre 10 kg. L'ambra racchiude inclusioni di insetti, frammenti di piante ed anche di Pirite. Spesso si presenta opaca per la presenza di numerose bollicine e di fratture di tensione. L'ambra è facilmente infiammabile, prende fuoco semplicemente alla fiamma di un fiammifero, tanto che il nome usato in Germania, "Bernstein" deriva dal tedesco antico "Bern" - bruciare e "Stein" - Pietra. I giacimenti più noti e più estesi sono quelli della penisola di Samland (Polonia). Sotto un ricoprimento di 30 m di sabbia si trovano banchi di argilla contenenti ambra. Le cave sono a cielo aperto, l'estrazione dell'ambra avviene per selezione e processi di lavaggio. Grandi riserve di ambra si trovano anche sulle coste del Mare del Nord; in queste zone l'ambra si rinviene direttamente sulla spiaggia o nell'acqua bassa, dopo violente tempeste che strappano i frammenti dal fondo in cui si trovano inglobati. Nel tempo quest'ambra marina veniva pescata direttamente dai pescatori locali. Un giacimento importante è localizzato nella Repubblica Dominicana. L'ambra, chiamata anche oro del Nord, è stata in assoluto la prima gemma usata dall'uomo. (via http://www.algioiello.it/ipreziosi.html) L' Ambra
Preziosa e affascinante, l'ambra è da sempre uno dei fossili che più
ha attirato l'attenzione delle persone, e, forse, è anche l'unico ad
essere entrato a pieno titolo nel mondo della moda.
Siamo abituati a
vederla impreziosire le collane, i bracciali o gli orecchini di distinte
ed eleganti signore, eppure l'ambra non è una pietra preziosa, bensì è
una resina fossile. Per definirla più correttamente però, possiamo dire
che l'ambra è una resina polimerizzata ossia una resina che, attraverso
un lunghissimo processo di fossilizzazione, si è trasformata in quello
che possiamo ammirare oggi: un fossile traslucido dallo splendido colore
che può variare dal giallo al rossiccio, fino al bruno. Giacimenti di
questo fossile, da cui oggi si ricavano le famose pietre, si trovano in
Germani,a in Romania, in Italia, in Oriente e nelle Americhe.
Le sue origini risalgono all'alba dei tempi, quando ancora la storia
della terra attraversava la fase mesozoica e sembra davvero strano
pensare che questo materiale, che oggi gli esperti e gli appassionati
classificano come una pietra semi-preziosa, in origine era una resina.
Esatto: proprio una resina vegetale, quella che spesso vediamo sgorgare
dagli alberi di conifere e di cui ci lamentiamo quando cade sulle nostre
auto. Detta così la resina perde tutto il suo fascino, ma basta pensare
a quanti secoli la resina delle conifere abbia impiegato per diventare
un fossile prezioso ed unico, che subito questo singolare materiale si
riveste nuovamente della sua delicata grazia. Ciò che la rende ancora
più preziosa poi è la sua storia: unica e particolare per ogni singolo
pezzo di questo fossile. Infatti, ogni pezzo di ambra è unico per la
storia che si porta appresso; non è infatti raro che, dentro ad una
pietra d'ambra si ritrovino piccoli o grandi insetti perfettamente
conservati che la rendono veramente unica al mondo, aumentandone
notevolmente il valore.
Questo accade perché, la resina delle conifere, colando, inglobava
dentro di sé tutto ciò che trovava sul proprio cammino: insetti, ragni,
zanzare, piccoli vegetali e quant'altro. Queste inclusioni sono dunque
rimaste imprigionate dentro alla resina ed, oggi, sono perfettamente
visibili all'interno delle pietre in ambra.
Probabilmente è questa
origine così antica a conferirle un fascino irripetibile, oppure è tutto
merito del suo aspetto, ma ciò che sappiamo con certezza è che l'ambra
ha sempre attratto la curiosità e l'ammirazione dei popoli che per
secoli la indossarono e la lavorarono con estrema cura.
Assunse infatti grande rilievo in qualità di materia pregiata ai fini
della produzione di gioielli, oggetto di intensi traffici; l'utilizzo
dell'ambra a tale scopo risale all'epoca preistorica poiché sembra
accertato il suo uso già dall'età della pietra. Ma fin dai tempi più
remoti, l'ambra gialla è nota per la sua proprietà di elettrizzarsi per
strofinamento al punto che dal suo nome greco è derivato il nome
dell'elettricità. Tradizionalmente, i produttori di ambra fossile furono
la Russia e i Paesi Baltici tant'è che molto conosciuta tra gli
intenditori è l'ambra del Baltico, la quale appare in diverse
colorazioni, dal rossastro al giallo passando per il bruno, e contiene
acido succinico. I maggiori depositi di ambra sono proprio quelli di
ambra baltica, oggetto di studio a partire dal diciannovesimo secolo. E'
una delle ambre maggiormente diffuse in gioielleria benché esistano
tante altre varietà basate su distinte colorazioni e composizioni delle
resine dalle quali si sono fossilizzate.
Storia dell' Ambra
L'epoca in cui l'ambra ha iniziato ad essere lavorata per fare poi
parte di preziosi manufatti è davvero antica; infatti, i ritrovamenti ci
testimoniano che già nell'antico Egitto questa resina veniva utilizzata
per produrre oggetti preziosi.
Si pensa però che già nel neolitico l'ambra fosse conosciuta ed utilizzata a scopo ornamentale.
La storia dell'ambra è lunga ed articolata e questo prezioso elemento è
entrato nella cultura di numerosi popoli svolgendo anche ruoli molto
diversi tra loro. Probabilmente a seguito dell'invasione dei Dori o,
comunque, grazie ai traffici commerciali, l'ambra arrivò anche in
Grecia, dove la mancanza di giacimenti di questo materiale ne impose
l'importazione. I Greci, in origine, crearono molti miti per
giustificare l'origine dell'ambra fino a che, attorno al IV secolo a.C,
Pitea di Marsiglia, durante uno dei suoi viaggi, non ne identificò
l'origine nordica.
Presso i Greci poi venne scoperta una particolare proprietà dell'ambra ossia quella per la quale, se sfregata, l'ambra è in grado di attirare a sé piccoli corpuscoli. Il nome con cui veniva chiamata da greci è, per questo motivo, 'electron' e da questo nome nacque quindi la parola 'elettricità'. Furono poi i Romani a confermarne l'origine e ad iniziarne l'estrazione dalle coste del mar Baltico e dello Jultand al fine di produrre numerose opere di oreficeria dell'incantevole bellezza. Bisogna poi tenere presente i luoghi estremamente settentrionali in cui l'ambra veniva estratta, la cui posizione conferì a questa pietra il nome di 'oro del Nord'; un nome che, in parte è anche dovuto alla rarità dell'ambra ed al suo particolare colore. Ma i romani, che avevano capito che l'ambra proveniva dagli alberi, la chiamavano più comunemente come 'succinum'.
All'epoca l'ambra non era però solo utilizzata per
fabbricare monili, orecchini, collane o altri utensili di grande valore,
bensì veniva impiegata anche a scopo terapeutico. Come ci ricorda lo
stesso Plinio e numerosi medici del I e II secoli d.C., all'ambra erano
infatti attribuiti poteri curativi e si pensava potesse prevenire
malattie degli occhi e della gola e che, in più, avesse la particolarità
di poter scacciare gli incubi.
Resistendo alla caduta dell'impero
romano, l'ambra visse e popolò anche il Medioevo; un periodo durante il
quale continuò a mantenere intatte le proprie funzioni che spaziavano
dall'oreficeria,alla medicina, fino alle varie pratiche magiche.
Tipi di Ambra e Come Riconoscerla
Dall'origine antica e dalle più diverse forme, l'ambra si suddivide
in diversi tipi a seconda del colore e della provenienza. L'ambra vene
propriamente detta ambra gialla, per distinguerla dall'ambra grigia che,
invece, ha tutt'altra origine e un utilizzo completamente diverso (è
una sostanza fortemente odorosa secreta dall'intestino dei capodogli
utilizzata in profumeria).
La vera ambra utilizzata in oreficeria, invece, è di origine animale e, a
seconda del colore e delle sfumature, viene suddivisa in ambra: gialla,
bianca, rossa, bruna, verde e blu.
I tipi più diffusi e meglio
conosciuti sono l'ambra rossa e quella gialla; la prima, estratta nelle
regioni del Messico meridionale, con 150kg l'anno costituisce circa il
15% dell'estrazione totale messicana, la seconda invece, in quantità di
600tonnellate all'anno, viene principalmente estratta nelle zone del mar
Baltico.
Curioso è poi vedere come, a seconda del luogo di
estrazione l'ambra assuma caratteristiche diverse e come, a seconda
dell'area geografica, questo materiale venga indicato con i nomi più
diversi (rumatite, simeite, brunite, valchovite?)
Attenzione però a non confondere l'ambra, di qualsiasi tipo essa sia,
con il copale. Gli esperti e gli appassionati di tutto il mondo
potrebbero davvero indignarsi per questa confusione. Tuttavia, ad un
occhio inesperto la confusione è del tutto perdonabile in quanto questi
due materiali sono veramente molto simili. Il copale è infatti una
resina vegetale subfossile, ossia, in pratica, una resina che, pur
avendo già iniziato il processo di fossilizzazione, non è ancora
divenuta ambra; potremo quasi definirla un'ambra non stagionata.
Per
questa origine così relativamente più recente e per la maggiore
diffusione dei giacimenti, il copale è però un materiale meno prezioso
dell'ambra ed è solitamente più tenere e solubile.
Tuttavia è facile poter distinguere questi due materiali, semplicemente con qualche prova, ad esempio:
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adoro l'ambra bravissima!!!
RispondiEliminaciao Grazia
anche io adoro l'ambra!!!!! ha un colore incredibile!!!!!
RispondiEliminaBellissima collana.. le perle irregolari mi piacciono molto!!
RispondiEliminaE grazie alle tue dritte su come riconoscere l'ambra non rischierò di prendere qualche fregatura eheheh!!!
Interessante e bel post!!!
Quando non sai cosa scegliere... compra il meglio e non te ne pentirai. Scopri la collana con pietre semi preziose. Vai su http://www.vitalbios.com/A/MTQ3NjIxMzE2MCwwMTAwMDAyNCxjb2xsYW5hLTk1ODIuaHRtbCwyMDE2MTEwOCxvaw==
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