giovedì 24 novembre 2011

Liu Bolin e l'arte del body painting mimetico

Due fotografie mimetiche di Liu Bolim viste ad ArtVerona 2011, con il meraviglioso nido di Pechino e la tipica cabina telefonica di Londra
Classe 1973, Liu Bolin ha iniziato la sua carriera quattro anni fa, quando ha perso la sua casa - a Suojiacun - in occasione della riqualificazione di Pechino per le Olimpiadi. Da allora, come forma di protesta ha deciso di dipingersi e camuffarsi con l'ambiente circostante. E la sensibilità di indagare temi universali, come il rapporto uomo e natura, pensiero e potere e l'adozione di una tecnica esecutiva davvero creativa - che unisce fotografia, pittura e body art - sono state le chiavi del successo di Bolin. Ed eccolo allora fondersi con mattoni di muri, slogan olimpionici, poltrone di teatro e piazze. Per denunciare e gridare la condizione di trasparenza dei più deboli. (da Vogue it)
 I camouflage di Liu Bolim nella "mia" Verona: Arena e Scala della Ragione



Su ArtNet una galleria dedicata all'artista cinese con 113 foto di Liu Bolim



























































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(via

The Hidden Art of Camouflage Photography

@ webdesigner depot)
Camouflage has always been a wonder to us.
It allows animals and plants to remain indiscernible from the surrounding environment through deception.
Adopting this concept, a new wave of camouflage artists use special techniques for  their photographs that allow them to show people blended into their surroundings.
For each photo, the camouflage artist must meticulously design a new camouflage suit in order for the effect to work.
Liu Bolin is a Chinese artist who creates art in protest to the actions of the Chinese government, who shut his studio down in 2005. He will work on a single photograph for up to ten hours, and often pedestrians will not notice him until they actually run into him.

4 commenti:

  1. Mi impressionano due cose: la genialità a bravura di questo ragazzo come prima cosa e come seconda cosa quanto la mentalià di photoshop ormai sia entrata nelle nostre teste. E così il mio secondo pensiero (che in realtà non vorrei avere..) è: ma alcune sono veramente incredibili, non è che ha usato un po' photoshop per sistemarle un po'?

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  2. mia cara, dopo il tuo commento ho fatto una ricerca e sembra non ci sia ombra di photoshop, solo accuratissima pittura del corpo... bacioni

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  3. Abbastanza inquietante come messaggio artistico... l'uomo diventa invisibile negli ambienti artificiali che lui stesso ha creato, il singolo svanisce tra i prodotti di un supermercato. O anche la critica ad un sistema politico ed economico che annienta la persona singola per un "bene comune" più grande. Bho, fatto sta alla 5a foto mi si sono incrociate le pupille e ho dovuto inforcare gli occhiali!!!! Bravissimo comunque.
    Grazie Nico che scovi sempre cose bellissime!
    :*****

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  4. Wow, ma è pazzesco!, se poi non c'è manco ombra di photoshop ci vuole la lode!.
    Conciati in quel modo sarà pure più semplice origliare senza farsi notare ;P...no, scherzi a parte, è davvero bravissimo!.
    Un bacione alla mia zia adorata!!!.
    :***

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