Tre anni fa moriva, all'età di 69 anni la ballerina e innovativa coreagrafa tedesca Pina Bausch, geniale regista della danza, considerata la 'madre' del teatrodanza europeo.
L'artista, nata nel 1940 a Solingen, inizia la carriera a New York, con una borsa di studio, alla Juillard School of Music, con grandi maestri tra cui Josè Limon, Paul Tylor e Atony Tudor; lavora con il New American Ballet e il Metropolitan Opera.
Pina Bausch torna in Germania nel 1962, nel 1968 a comporre le prime coreografie per il corpo di ballo della sua prima scuola, la Folkwang Hochschule. Nel 1973 fonda il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, cambiando nome al già esistente corpo di ballo di Wuppertal. I primi lavori sono ispirati a capolavori artistici, letterari e teatrali. Con Café Müller (1978), il suo spettacolo più celebre, composto sulle musiche di Henry Purcell, si assiste ad una svolta decisiva nello stile e nei contenuti. Mentre le prime opere sono animate da una dura critica alla società consumistica e ai suoi valori, le opere più mature approfondiscono sia il contrasto uomo-società, sia la visione intima della coreografa e dei suoi danzatori, che sono chiamati direttamente ad esprimere le proprie personali interpretazioni dei sentimenti. Profondo il legame interpersonale che seppe sempre intracciare coi suoi allievi, basato su un rapporto di reciproco rispetto e di affetto mai gridato ma profondissimo, testimoniato nel film-documentario Pina dedicatole da Wim Wenders nel 2011 e presentato al 61° Festival di Berlino.Tra i riconoscimenti più recenti il Leone d'Oro alla Carriera nel 2007, con la motivazione: "Pina Bausch è un'artista che ha segnato una nuova via originale all'espressione scenica del corpo danzante e parlante, influenzando non soltanto la danza contemporanea, ma anche le arti ad essa contigue, mutandone gli orizzonti. La Bausch è una coreografa che ha innovato il teatro, rendendolo più che mai fisico e musicandone la drammaturgia: una regista che ha firmato montaggi sapienti di passi, suoni e testi per raccontare con la danza storie di persone, di individui, di vite, raggiungendo un pubblico tanto numeroso e vario, come la danza non aveva mai incontrato prima".
...ma li hai creati tu questi orecchini??
RispondiEliminabel tributo!!
grazie elle! sì, fatti io :)
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