domenica 5 febbraio 2012

Il codice di Hollywood e l'Oscar (55 anni fa)


Questo articoletto (dal settimanale Grazia, febbraio 1957) sulla censura hollywoodiana degli anni 1950 l'ho trovato esilarante:
Dorothy Dandridge
Avete mai notato nei film americani un letto unico matrimoniale? No, di certo. Lo vieta il Codice Hays, cioè una specie di codice d'onore che i produttori di Hollywood si sono imposti dal 1930 per "moralizzare" le loro pellicole.

Dopo tanti anni il Codice è stato ora riscritto con una certa larghezza di vedute. Restano sempre proibiti, tra l'altro, il letto matrimoniale, le scollature alla "europea", il linguaggio volgare e a doppio senso, l'eutanasia, ma in compenso vengono ammessi i seguenti temi: uso di droghe, rapimento di minori, adulterio e matrimonio fra bianchi e negri.

Come prima conseguenza vedremo presto, nel film Un'isola sotto il sole, l'attrice di colore Dorothy Dandridge - quella di Carmen Jones - tra le braccia di James Mason, che se la sposerà. Poi assisteremo anche ai parti, ma "di profilo".

La nuova "autocensura" hollywodiana resta però su un piano di cavalleria verso la donna, che non può venire percossa sul corpo. Massima concessione: un paio di ceffoni non troppo forti.
locandina del film L'ISOLA NEL SOLE
Locandina del film L'isola nel sole
Codice Hays
Testo del Motion Picture Production Code del 1930.

Nel 1999 l'attrice Halle Berry ha impersonato la Dandridge nel film televisivo della HBO Vi presento Dorothy Dandridge, per il quale ha vinto un Emmy Award, un Golden Globe e un Screen Actors Guild Award. Successivamente la Berry vinse l'Oscar alla miglior attrice per Monster's Ball - L'ombra della vita, premio che dedicò alla Dandridge e ad altre attrici di colore, come Lena Horne e Diahann Carroll, che contribuirono a spianare la strada alle donne afroamericane nel cinema.
Per il suo contributo all'industria cinematografica, Dorothy Dandridge ha una stella nella Hollywood Walk of Fame al 6719 di Hollywood Boulevard.

E per rimanere nel magico mondo del cinema americano ecco perché l'Oscar si chiama così (e la prosa del 1957 continua a divertire...):
In questo periodo a Hollywood si attendono con un certo orgasmo gli "Oscar" che l'Accademia di Scienze e Arti Cinematografiche assegna in marzo. Il premio è nato nel 1928 e in quanto al suo nome due persone se ne contendono la paternità.
La segretaria dell'Accademia, Margaret Herrick, dice di essere stata lei la prima a gridare "Sembra tutto mio zio Oscar!" quando vide la statuetta creata dall'architetto Gibbons.
Tale versione viene smentita dall'attrice Bette Davis. Nelle sue memorie riguardanti il 1935 lei scrive "Ricevetti la statuetta dell'Accademia quasi nella stessa epoca in cui riuscii a conoscere il secondo nome di mio marito Harmon O. Nelson, un nome che lui non rivelava a nessuno. Questo nome era "Oscar". Per prenderlo in giro incominciai a chiamare "Oscar" la mia statuetta. E ben presto "Oscar" venne adottato anche dal mondo del cinema".

1 commento:

  1. bello questo post!!Il vecchio articolo di grazie è veramente esilarante,era veramente così!!!

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